ITT "ANDREA GRITTI". "Lattuazione dellautonomia delle scuole si realizzerà sul piano della didattica con ladozione della programmazione modulare e con lintroduzione del sistema dei crediti formativi. Nello stesso tempo lautonomia implica una più stretta cooperazione con il territorio e una più trasparente offerta formativa, nella qualità così come negli indirizzi. La qualificazione dellofferta formativa dellIstituto e la valorizzazione del diploma rilasciato mostra come necessaria la definizione di "standard formativi" il cui raggiungimento certifichi tipo e livello di conoscenze, abilità e competenze raggiunte dai diplomandi o diplomati. Nello stesso momento ciò renderà possibile alla scuola ladozione di piani educativi tesi a garantire a tutti le competenze minime giudicate necessarie, e potrà liberare risorse per la valorizzazione delle eccellenze, incrementando significativamente lefficienza del sistema scolastico e corrispondendo così più pienamente alle attese del corpo sociale. In un percorso pluriennale che prevede come meta la progettazione generalizzata di moduli, e la loro adozione sistematica, è necessario che la scuola si doti delle competenze necessarie per la definizione preliminare degli standard minimi di istituto." Nel frattempo, il processo di attuazione dell'autonomia, la riforma dei cicli, e la riforma dell'istruzione superiore sono arrivati ad un punto critico: hanno cioè fornito il quadro strutturale per un rinnovamento della scuola destinato ad accogliere una nuova definizione degli obiettivi formativi: si tratta cioè di indicare quali saranno i contenuti, i saperi fondanti ed essenziali che la scuola è chiamata a fornire. A livello governativo gli sforzi si stanno orientando ormai decisamente verso questo obiettivo, ed è già annunciata la pubblicazione dei primi risultati delle ricerche in atto in proposito. La questione dei "curricoli" nazionali e della quota assegnata alla definizione locale è quindi la questione centrale nella fase che sta aprendosi. In seguito al raggiungimento sebbene parziale delle finalità su esposte per quanto riguarda la formulazione di standard di istituto, e con l'attenzione rivolta a quanto si sta elaborando sui saperi essenziali a livello nazionale, è possibile passare alla seconda parte del progetto, affrontando la questione della didattica modulare e della certificazione. In particolare l'adozione dell'organizzazione modulare della didattica tende a rendere possibile la formulazione di curriculi personalizzati e di percorsi alternativi. Permette di pensare alla didattica mettendo al centro lo studente come persona e come membro attivo della società, e ciò non solo come dichiarazione di intenti in una struttura non pensata a questo scopo, ma disegnando esplicitamente ed effettivamente l'offerta formativa su questo principio. I moduli corrispondono ad unità di saperi/capacità autosufficienti: ciò significa che possono inserirsi anche in altri percorsi formativi che lo studente dovesse scegliere, dentro o fuori dell'Istituto. Ciò corrisponde alla necessità di rendere più produttivo l'assolvimento dell'obbligo, anche per chi non proseguirà gli studi o sceglierà percorsi di formazione professionale. I moduli consentono di ottimizzare le attività di recupero, concentrandole solo sugli standard non raggiunti. La loro adozione dunque avvicinerebbe la scuola al compito strategico di ridurre le dispersioni e gli abbandoni, e di valorizzare maggiormente le specifiche capacità degli studenti
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